DALLA POSTUROLOGIA ALLA PODOLISTICA
Il termine Posturologia molto usato in Francia sta ad indicare solo lo studio dei meccanismi che regolano le nostre posture, ma tale definizione, a parere del Prof.Avagnina, non è esaustiva in quanto basata solo su presupposti di tipo meramente statico e dello studio del solo sistema posturale fine (SPF).
I termini “podolistica e propriocezione” che il Prof. Avagnina adotta (in sintonia con le teorie del Prof. Riva) sono invece concetti biodinamici che hanno a che fare molto con l’equilibrio e con il movimento.
Tutte le teorie podologiche si di scuola biomeccanica come quelle di Lelievee, diLavigne,di Root,sia quelle di scuola posturale come quelle di Bourdiol,di Villeneuve,di Bricot etc, sono in realtà tutte buone e dotate ognuna di un buon senso, ma tutte sempre teorie soggettive.
Purtroppo nella realtà clinica,tutte queste belle teorie si scontrano spesso con le molteplici realtà rappresentate dai pazienti e dalle loro peculiari patologie, ognuna diversa dall’altra!
Il problema di voler tutto sintetizzare in “ricette” “pret à porter” è che: La nostra mente ha si bisogno di semplificare le cose per catalogarle e questo va bene in un quadro di formazione scolastica, ma quando passiamo dalla teoria alla pratica abbiamo visto classificare piedi come patologici, piatti etc e persone con tali tipi di piedi vincere delle medaglie d’oro alle olimpiadi! o viceversa abbiamo trovato altri con piedi assolutamente normali dal punto di vista morfologico e con dati parametrizzati nella norma, presentare delle patologie complesse e difficili da risolvere.
La mia idea è che la NUOVA CHIAVE DI LETTURA sta nella relazione tra uomo e piede e nel concetto di equilibrio. Per questo dobbiamo comprendere bene la differenza tra postura ed equilibrio.
Che Differenza Vi È Quindi Tra Postura Ed Equilibrio?
La postura ha a che fare con la posizione, e’ lo stato nel quale si trova un corpo in relazione ad un altro punto di riferimento.In presenza di gravità è un concetto fondamentalmente statico che tra l’altro viene studiata in condizioni non naturali bensì in condizioni cosiddette di referenza per capire come funziona questo sistema posturale fine che abbiamo già detto essete considerata la base.
Il concetto di equilibrio invece è dinamico visto che rappresenta istante per istante lo stato di riposo di un corpo stimolato da molteplici forze diverse che si annullano. Quindi considerato che queste forze si muovono in continuazione vi è la ricerca costante di un equilibrio nuovo in ogni istante.
Equilibrio è dunque un concetto più dinamico, più moderno, che tiene conto dei vari fattori in gioco:“Schema corporale, recettori labirintici, informazioni visuali, sistemi propiocettivi, captoriesterocettivi, psichismo personale, morfologia osteo-articolare, respirazione, gesti ripetitivi nel lavoro, e antecedenti dolorosi”.
Perché allora Podolistica?
Il termine olistica deriva dal greco Holos che ha significato di globalità, di completezza.
Quando applichiamo questo termine all’essere umano ci rendiamo conto che l’essere umano non è fatto solo di ossa, articolazioni, e muscoli assemblati in una maniera estremamente geometrica. Il modo in cui una persona si muove, il modo in cui reagisce agli ambienti, ai gesti e agli stimoli, ha a che fare con ciò che ha nella testa, con l’educazione che ha ricevuto, con i traumi, con la sua psicologia di vita nonché alla somatizzazione di alcuni conflitti interiori.
Ecco perché in una visione globale olistica nel nostro paziente, da cui il termine Podolistica, dobbiamo certamente tenere conto di uno studio della biomeccanica, della postura, e del movimento, ma il tutto integrato in un essere umano che è unico che è irriproducibile e ndivisibile, e che va quindi analizzato sempre nel suo insieme.
La podolistica non è dunque altro che l’integrazione di tutto ciò che di valido ed interessante in qualunque dominio nel campo della podologia, posturologia o podoiatria si possa trovare, per poterlo infine applicare con risultati terapeutici positivi e concreti, con intelligenza e buon senso…, a ogni singolo paziente.
La podolistica dunque si propone di:
introdurre anno dopo anno tutto ciò che nasce dalla ricerca tecnologica o dell’esperienza clinica per mutare schemi superati e proporre tracciati originali che esaltino la professione di podologo attingendo dalle ricerche e dalle esperienze più moderne.
Per arrivare ad una qualsiasi concezione terapeutica abbiamo dunque la necessità di:
1) vedere le cose da un punto di vista triplanare, prima globale corporeo, e poi locale del piede,
2) esaminare le cose da un punto di vista biomeccanico, per conoscere come è fatta la persona da un punto di vista osteo-articolare e muscolare,
3) studiare e comprendere il movimento personale di ciascuno.
Per arrivare a tali elaborazioni è fondamentale dunque prima un esame posturale globale:
- Aspetto Posturale Globale: normale – antepulso – retropulso – lateralizzato.
- Posizione del Tronco:flessioni laterali – giramenti – anteropulsione
- Posizione del Bacino: normale – antepulso – retropulso – in girazione – in basculamento.
- Posizione del Ginocchio: normale – varo – valgo – flesso – recurvato.
- Posizione della Rotula: normale – convergente – divergente.
- Posizione della Tibia: normale – vara – torsione esterna
- Posizione del Piede: normale – everso – inverso.
Secondariamente un esame biomeccanico podalico:
- Tibio tarsica
- Sottoastragalica
- Mediotarsica
- 1° Metatarso falangea
Infine l’analisi informatizzata e videodigitalizzata integrate dell’insieme del movimento:
- FAS» piattaforma per studio pressioni e tempi
B: ORTOWIEW » videocamera per studio cinematica
C: DINATTO » solette a sensori per studio doppio appoggio
Concludendo:
1) per il podolista tutto quello che è in basso si rispecchia in quello che è in alto, e la salute di ciò che sta sopra dipende da come funzioniamo sotto.
2) la risposta podolistica consiste nel ridare all’organismo i mezzi per ritrovare l’equilibrio temporaneamente perduto o rotto, attraverso… LA PODOLOGIA GLOBALE INTEGRATA !